3-Sterne-Restaurant im Guide Michelin, in dem die Küche des Küchenchefs vom Meer, den Bergen, dem Gemüsegarten und den Früchten inspiriert ist
Eingebettet zwischen Himmel und Meer an der italienischen Grenze, geht dieser außergewöhnliche Ort weit über das einfache Konzept eines Drei-Sterne-Restaurants hinaus. Es ist ein Laboratorium für kreisförmige Gastronomie, ein Ökosystem, in dem die Natur im Mittelpunkt steht. Sie begeben sich auf eine kosmische kulinarische Erfahrung, die vom Mondkalender und der Symbiose mit der Natur orchestriert wird, durch vier Universen: Wurzel, Blatt, Blume, Frucht. Im Laufe der Jahreszeiten enthüllt Küchenchef Mauro Colagreco bemerkenswerte Teller, die wahre Geschmackskunstwerke sind.
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Die Stärken dieser Einrichtung :
Meinungen der Mitglieder zu MIRAZUR
Die nachstehenden Bewertungen und Meinungen geben die subjektiven Meinungen der Mitglieder wieder und nicht die Meinung von Le Petit Futé.
Cette fois, menu fruits, des agrumes à la châtaigne, tout était parfaitement travaillé. La beauté de chaque assiette est incroyable, le mélange des saveurs parfois déroutant mais toujours logique en bouche.
Merci à toute l'équipe pour ce bon moment.
Abbiamo la casa a 200 mt dal Mirazur ed a settembre abbiamo deciso di provare una cena nel rinomato ristorante. Dopo alcuni giorni dalla prenotazione, siamo stati informati del fatto che ci avrebbero assegnato un tavolo in terrazza, essendo il locale tutto occupato.
Prima nota dolente: abbiamo cenato al gelo, era la seconda metà di settembre, il clima era cambiato, come ci ha fatto notare il maitre di sala a fine cena avevano previsto che il sopraggiungere del freddo ed erano desolati, ma il loro unico ausilio per i commensali erano delle coperte (!) che le signore potevano adagiare sulle spalle.
Ritengo che in un ristorante dove si richiede una cifra di oltre 1000 euro per una cena in due, non sia accettabile dire “avevamo previsto e siamo desolati, ma non abbiamo fatto nulla”, ma ci si debba attrezzare per consentire ai commensali di cenare confortevolmente, per es. con un sistema di chiusura della terrazza o di riscaldamento. Diversamente la terrazza non dovrebbe essere utilizzata.
Seconda nota dolente: la terrazza si trova sul retro del locale lato strada totalmente priva di vista sul mare, con una pergola posticcia sorretta da tubi di ferro da cantiere degni della peggior pizzeria di periferia.
Terza nota dolente: il servizio, il vino è stato servito dopo la prima portata, era caldo ed il sommellier si è sentito in dovere di scusarsi perché la temperatura del vino non era corretta.
A fine cena il caffè è stato portato frettolosamente dallo stesso sommelier senza lo zucchero che ho dovuto richiedere due volte prima di ottenerlo ed è arrivato con il caffè ormai freddo.
Quarta nota dolente: il cibo. A parte i piatti singolarmente privi di personalità, tutti eccessivamente artefatti tanto da rendere impossibile distinguere ogni singolo sapore, il massimo è stato raggiunto quando ci è stato servito come ntermezzo della cena del pane (secondo la ricetta della nonna/nonno/prozia…non ricordiamo quale parente dello Chef…) con il burro prodotto con il latte di sole tre mucche al mondo da cui viene ricavato…. Con una spiegazione lunghissima da parte della cameriera sulle tre uniche mucche al mondo. Ma sul serio???? Con chi pensate di avere a che fare?
9 portate…mi sono trovata a contarle sperando che finissero , inaccettabile in qualunque ristorante, meno che mai in un ristorante che ha ottenuto, ritengo del tutto immeritatamente, il livello a cui si trova.